Perché e quando rivolgersi allo psicologo

E’ ormai risaputo che la prevenzione di un disturbo è ancora più importante del suo trattamento. Sottovalutare o, addirittura, negare i primi segnali di un malessere psicologico nel momento in cui essi emergono significa rischiare di compromettere anche le altre aree della personalità, intaccandone l’equilibrio come in una sorta di reazione a catena. Le competenze sociali e lavorative di una persona vengono messe alla prova e possono finire con l’essere minate in modo profondo, rendendo necessario intervenire su più ambiti, anziché su quello specifico che aveva scatenato il processo invalidante. Prima che le condizioni di malessere portino a forme conclamate di patologia è importante agire sugli elementi di forza della persona, prevenendo ogni forma di disagio e favorendo il benessere.
Ogni genere di disagio psichico ha un suo periodo specifico di “incubazione”, che dipende anche dal soggetto e dal contesto. Ogni episodio di depressione, per esempio, non si verifica mai improvvisamente, ma è solitamente preceduto da stanchezza o spossatezza ingiustificate, da una sensazione di vuoto interiore, da esagerati sensi di colpa, dalla tendenza ad abbandonare i propri interessi abituali. Allo stesso modo, episodi di ansia generalizzata sono spesso preceduti da paure diffuse che si ingigantiscono progressivamente fino a trasformarsi in forme ansiose estreme, arrivando perfino ad assumere la connotazione di pericolosi attacchi di panico.

Un malessere psicologico che tende ad essere continuo e prolungato nel tempo non deve essere mai trascurato. Una persona che presenta bassa autostima, che si sente inadeguato nelle relazioni con gli altri, che avverte di non avere scopi nella vita, che non riesce a prendere alcuna decisione importante, che non sa come sbloccarsi nei rapporti interpersonali, denota forme di disagio psicologico che necessitano attenzione e specifici approfondimenti.

Un elemento fondamentale per uscire dal malessere psicologico è il riconoscimento del proprio bisogno di ricevere aiuto. Spesso, molte persone si sentono titubanti di fronte alla scelta di rivolgersi ad uno psicologo, poiché ne fraintendono il senso. Alcuni credono che ciò potrebbe significare implicitamente essere “matti”, “malati” e finiscono con il tenersi il loro stato di malessere. Altri pensano che i problemi psicologici non siano concreti e quindi neanche affrontabili. Altri ancora sono convinti che lo psicologo dia semplicemente consigli, come farebbe un amico. Uno specialista, invece, non fornisce pacchetti di soluzioni preconfezionate, bensì aiuta la persona ad individuare il proprio modo specifico (e unico) di relazionarsi con il mondo esterno e con le proprie realtà interiori, guidandolo attivamente verso la piena consapevolezza dei fattori che influenzano la sua vita quotidiana e delle strategie adeguate per il raggiungimento 
dell’equilibrio e del benessere interiore.

Non a caso l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha ribadito che la salute non è la semplice assenza di malattia, ma “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”.